Fabio Pellizzari mi intervista “Usiamo i social per le migliori qualità” – seconda parte


TRINO - «Usiamo i social network sfruttandone le loro migliori qualità». Con Marco Moret continuiamo il viaggio nel mondo dei social.

Quanto possono essere pericolosi?

I giovani di oggi sono i nativi digitali. Noi degli anni ‘60, ‘70 e ‘80 usiamo internet e i social, ma siamo partiti con la televisione a due canali, in bianco e nero. Conosciamo molto del passato e ci muoviamo con i piedi di piombo nel presente. I ragazzi invece sono cresciuti in un’epoca dove essere collegati istantaneamente al mondo è normale. 
Facebook e Whatsapp non sono i loro strumenti principali, i giovani usano Snapchat dove foto e video vengono letti e si distruggono in pochi secondi. Hanno un ritmo frenetico nel condividere i contenuti. Il loro passato siamo noi, possiamo solo raccontargli che nel 2006 l’Italia vinse i Mondiali e che nessuno sentì l’esigenza di condividere video e foto dei festeggiamenti su internet. Al massimo una valanga di sms con il cellulare. E la risposta sarà "Sms? E chi li usa più".
Non so se i social siano pericolosi o meno, ma mi rendo conto che la velocità con cui le tecnologie cambiano ci ha allontanati di molto dai nostri figli nel modo di interagire con gli altri. Fino a pochi anni fa le differenze nei rapporti sociali si vedevano tra nonni e nipoti, ora bastano pochi anni tra due fratelli che già tutto cambia».


Oltre a Facebook, quali sono i principali social?

Facebook la fa da padrone con il suo miliardo e mezzo di utenti tra cui quelli che usano anche Whatsapp e Messenger, sempre nella sua orbita. Stanno crescendo quelli cinesi come WeChat, ci sono i classici Twitter per la messaggistica breve a 140 caratteri e LinkedIn per il mondo del lavoro, Snapchat per chi vuole condividere contenuti a raffica senza mantenerne una storia, Instagram per gli appassionati di belle immagini.
 I siti web degli anni ‘90, i social nati nel decennio 2000, l’attuale collegamento unico di tutto il mondo in una sola rete sono dati di fatto. È il mondo ad essere arrivato qui portato da noi. Non si può tornare indietro ma solo cercare di sfruttare al meglio il momento che stiamo vivendo.


Da quanto conosci Facebook?

Mi sono iscritto nel giugno 2008 su invito di un’amica che, in quel momento, viveva all’estero. Cercai subito persone di Trino: quattro contatti trovati e collegati. Mi sembrò subito un social diverso dagli altri. Ero già iscritto a LinkedIn e consultavo MySpace. Ma Facebook ti permette di trovare le persone che già conosci e condividere con loro commenti e fotografie. Sembra banale oggi, ma inserire foto, mettere dei "tag" e commentarla, fu una rivoluzione per il mondo dei social. Facebook nacque con l’intenzione di condividere tra gli studenti dello stesso college i propri pensieri e le proprie immagini, ma in breve tempo dal college si passò al mondo intero.


Fabio Pellizzari - La Sesia 14 febbraio 2017

www.marcomoret.it

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